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dal Lago della Ninfa a pian cavallaro - Il sentiero dei portatori

Arrivare alle pendici del monte Cimone percorrendo uno dei sentieri più belli del nostro Appennino

Il sentiero comunale n. 11 è dedicato ai cd. Portatori del Cimone, chiamati talvolta anche gli "Sherpa dell'Appennino". Un gruppo di esperti camminatori che nei primi anni di insediamento militare sul Cimone erano incaricati di portare da Sestola alla cima del Cimone materie prime, cibo e ogni altra cosa fosse utile. Questo veniva fatto con qualsiasi condizione climatica e in ogni stagione. L'attività dei Portatori durò fino a che non furono sostituiti dalle prime mulattiere e l'apporto di nuovi strumenti meccanici che sostituirono la loro attività. (Si ringrazia l'Ass. Culturale E'Scamadul per la foto di copertina).

 

Il sentiero a loro dedicato ricalca parte del percorso che effettuavano tutti i giorni. Può essere preso sia dal Giardino Botanico Esperia che dal Lago della Ninfa, in prossimità della strada che porta al Rifugio del Firenze e dove si trova una delle aree picnic. Entrambi i sentieri infatti, dopo poche centinaia di metri, confluiscono in uno unico. 

Prima di iniziare il vostro trekking (o al termine dello stesso) potete quindi visitare il Giardino Botanico o fare un piccolo giro intorno al Lago.

Dopo il primo tratto nel bosco il sentiero incontra la pista Colombaccio che va percorsa quasi fino alla cima. All'ultima curva in alto della pista infatti il sentiero entra sulla sinistra nel bosco, per poi proseguire in salita fino a località Serrarasa (1640m). Da qui si può godere di un primo punto panoramico sui laghi artificiali in zona Esperia, sul Cimone e in lontananza sull'Appennino reggiano e sulla pianura. Oltre a una panchina e alla tabella con la foto dei Portatori cui il sentiero è dedicato, trovate anche una pietra con incisa una croce a la data: 1741. A testimonianza di quanto sia una delle vie storiche per arrivare al Cimone. 

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Incontro con la pista Colombaccio

Il sentiero poi prosegue in costa in direzione Cimone, verso l'arrivo della seggiovia quadriposto del Lago della Ninfa.

Dopo qualche centinaio di metri ci si trova di fronte a un bivio con sentiero che scende a sinistra e dà la possibilità di rientrare al Lago della Ninfa facendo così un piccolo anello. L'itinerario qui proposto invece prosegue e arriva all'inizio della pista Lamaccione e al punto di incontro tra diverse piste.

Nella foto qui sotto vi mostriamo dove prosegue il sentiero. Per chi è pratico delle piste invernali bisogna prendere (in direzione contraria) il raccordo da sci che porta dalla pista Beccadella al Lago della Ninfa.

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Imboccato il raccordo, che continua a salire con lieve pendenza, si incontra la variante per escursionisti esperti sulla sinistra. Questa variante è consigliata per chi è davvero esperto poiché offre sale più rapidamente verso la Cresta del Gallo e il "Sasso della Capra" e offre una visuale a 360° sulla vallata. In un paio di punti però necessita di abilità ed esperienza per superare le rocce, pur non essendo una ferrata. Se optate per la variante esperti il sentiero poi prosegue sulla cresta, facilmente individuabile.

Se invece preferite una salita più agevole proseguite per il raccordo fino ad incontrare la pista Beccadella. Qui sulla sinistra si trova il sentiero che taglia la sponda e comincia la salita, impegnativa per il dislivello ma di gran lunga più sicura.

Entrambi i sentieri come detto portano sulla costa di montagna che unisce dalla Cresta di Gallo al Sasso della Capra, conformazione rocciosa caratteristica e veramente spettacolare. 

Il tratto sulla cresta si caratterizza per la visuale che offre: una vista che spazia per tutto il crinale e il Cimone davanti a sé. Terminata la parte in costa si incrocia la strada militare dell'Aeronautica, da seguire per arrivare fino a Pian Cavallaro.

Arrivati a questo punto potete decidere se salire fino alla vetta del Cimone, seguendo la cd. mulattiera o la direttissima.

Se invece volete tornare al punto di partenza dove avete lasciato la macchina, qui di seguito vi indichiamo alcune alternative.

  • Scendere lungo il sentiero che passa in mezzo alla cd. buca del Cimone. Il sentiero lo si intravede al termine del guardrail e vi riporta al raccordo Beccadella - Lago della Ninfa. Ritornati all'inizio del raccordo, dove arrivano la seggiovia Lamaccione e la quadriposto del Lago della Ninfa, potete fare il sentiero che scende lungo la pista del Lago sulla destra e arrivare così al Lago della Ninfa senza fare a ritroso lo stesso sentiero.

  • Altra possibilità è quella di scendere passando da Fontana Bedini. Potete fare la strada militare dell'Aeronautica a piedi fino a Fontana Bedini o prendere il sentiero che passa per il Passo delle Aquile, sentiero 13bis. Il sentiero si prende o alla seconda curva della strada o direttamente da Pian Cavallaro, dove termina la strada militare.

  • Prendendo la funivia a scendere (ovviamente solo nei periodi in cui è aperta).

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