conoscere camminando
8 semplici percorsi che partono e si sviluppano tutti all'interno del centro abitato di Sestola!
Se siete in visita a Sestola per la prima volta e ancora conoscete poco del paese, percorrere uno di questi itinerari può essere il modo migliore per conoscerne la storia, curiosità e peculiarità camminando per le strade del paese.
I percorsi Conoscere Camminando sono 8, tutti di durata e lunghezza ridotta con partenza e arrivo dalla torre del Campanile in centro a Sestola.
Cliccando su questo link potrete scaricare la brochure completa (ritiratile anche in Ufficio Turistico) e iniziare a scoprire Sestola!
i percorsi
Le Tanelle: panoramica est
Corso Umberto I > Via Panorama > Via Carbonile > Via Sassoni > Le Tanelle > Via Cavalcabò
Tempo di percorrenza 1h 15
Lunghezza 1150m
Difficoltà Facile
Immettendoci in Corso Umberto I, incontriamo sulla sinistra l’ingresso al Palazzo comunale. Proseguendo, sulla destra: Piazza della Vittoria con il monumento ai Caduti e la fontana del Magelli. Si prosegue fino all’incrocio con via Panorama, che s’imbocca in discesa. L’edificio sulla sinistra (ex scuole elementari) ospita rispettivamente sui tre piani: gli ambulatori medici, le sedi dell’AVAP-AVIS di Sestola, la sede dell’Associazione culturale E’ Scamàdul e il Laboratorio artistico dell’Associazione Sette di Quadri.
L’Hotel Panoramic, sulla destra, è stato costruito sull’antico Oratorio di San Rocco, posto all’ingresso del paese come da tradizione per scongiurare l'avvento di pandemie e altre sciagure.
Proseguendo si supera l’incrocio con le vie Cavalcabò (a sinistra) e Boselli (a destra). Superati il Parco Giochi a sinistra e l’incrocio con via della Volpe e via Ricci, si prosegue costeggiando un secolare muraglione sulla sinistra e si arriva all’incrocio con via dei Sassoni, che s’imbocca in salita.
Questa prima strada di accesso al paese conduce fino al borgo delle Tanelle.
Da notare sulla destra lo sperone roccioso su cui è stato edificato il Castello e, sulla sinistra verso sud, la catena montuosa del Corno alle Scale.
Attraversato l’antico borgo si tiene la sinistra (via Tanelle, fontanella a destra) fino alla via Cavalcabò incrociando l’ingresso al Parco Giochi.
Si prosegue in salita fino al Campanile lasciando a sinistra la Chiesa parrocchiale e, a destra, l’ottocentesca Fontana del Forno.
L'Albaghiccia: ingresso nord
Via Caserma > Via Macello > Vicolo Vecchio > Via Faggiotti > Piazza S. Carlo > Via Vivaio > Via Fratta
Tempo di percorrenza 1h 10
Lunghezza 900m
Difficoltà Media
L'Albaghiccia è uno storico borgo posto nella parte N-W del paese. Così chiamato per la sua esposizione a ridosso dello sperone roccioso, che condiziona l’arrivo del sole a mattina inoltrata: così da rendere l’“alba-ghiaccia”.
Il borgo è attraversato da una strada d’accesso al paese, proveniente dalla campagna e dalle località circostanti.
A valle si mantengono fruttiferi alcuni secolari castagneti, importantissimi per la sopravvivenza, in passato, e per l’economia della comunità sestolese.
Fiancheggiando Piazza Torre e Piazza Albinelli, ci si immette, a sinistra, in via Caserma che scende verso ovest.
Questo nome deriva dall’antica caserma dei Carabinieri situata all’inizio della discesa. Si costeggia Piazza Scarperia (su cui si affacciava un laboratorio di calzoleria), prima di scendere le scale (di fianco a “Ca’ di Feff”) che conducono in via Fratta. Proseguendo a destra, si imbocca via Macello, fino alla Biblioteca comunale.
Nello spazio di fronte e a fianco è piacevole soffermarsi anche per conciliare una rilassante lettura.
Ritornati quasi all’inizio di via Macello, si intravede una scalinata, ricavata sul tracciato dell’antica strada (attuale vicolo Vecchio) che collegava il borgo alla campagna.
Giunti in via Faggiotti, limite esterno del borgo e del paese, si ignora la strada che scende a destra e conduce al Cimitero e, attraversata la strada provinciale, fino al Centro Ippico Sestolese. Dopo aver notato di fronte un’antica teggia per il ricovero del fieno e degli animali, risaliamo invece a sinistra fino al bivio per via Albaghiccia dove, sulla casa d’angolo, è inserita un’antica maestà devozionale.
Lasciata a sinistra la fontana pubblica (opera dello scalpellino sestolese Arturo Boldrini, 2011), percorso un breve tratto di via Albaghiccia, sulla destra si apre piazza San Carlo, antico nucleo abitativo del borgo che ospitava famiglie di lavoratori agricoli e mulattieri.
Le abitazioni si dispongono anche verso valle e per proseguire il nostro percorso e ritornare in centro, prima scendiamo per via Albaghiccia fino all’incrocio con via Vivaio. Da qui si risale a sinistra per l’ultimo, ripido tratto che conduce a Corso Libertà.
L'Armania: zona sportiva ovest
Corso Libertà > Via Vivaio > Via dello Sport > Via Rondelli > Via Barattini > Via Circonvallazione > Piazza Passerini > Corso Libertà
Tempo di percorrenza 1h 45
Lunghezza 1700m
Difficoltà Facile
L'Armania è la zona a S-W dell’Albaghiccia, un tempo occupata per intero da prati e campi. Ospitava un lavatoio pubblico e – soprattutto – il Vivaio forestale, disposto a gradoni (come potete vedere nella foto sotto).
Questo rappresentava un luogo di lavoro importante, in quanto impiegava manodopera prevalentemente femminile per alcuni mesi dell’anno. Ora l’area del vivaio è stata completamente urbanizzata con la costruzione del Palazzo dello Sport (realizzato in funzione di sviluppo turistico: inaugurato nel 2004), del Bocciodromo (sorto come punto di aggregazione ludico-ricreativa: inaugurato nel 1989), un minigolf e un campetto polivalente.
Il percorso
Lungo Corso Libertà, sulla destra, si notano I portici costruiti alla fine dell’Ottocento dopo l’apertura del nuovo tratto stradale carrozzabile verso Roncoscaglia.
Imbocchiamo, a destra, via Vivaio che percorriamo in discesa fino all’incrocio con via Circonvallazione.
Oltre il bivio, di fronte, si prosegue per via dello Sport che costeggia il Palazzetto dello Sport e il Bocciodromo (oggi in realtà utilizzato come sala polivalente e sede dello Sci Club Sestola).
L’attuale parcheggio sulla sinistra è stato realizzato nell’area denominata Armania.
Questa area sportiva si è sviluppata dopo la costruzione (1969) del Campo da calcio e comprende pure un minigolf e un campetto polivalente cui si accede procedendo per via dello Sport.
Il nostro percorso procede in breve salita verso via Rondelli e lungo la stessa, pianeggiante, arriviamo fino ai numerosi campi da tennis utilizzati dal Centro Federale Tennis.
Il ritorno avviene lungo via Barattini con due possibilità dopo il bivio con via Tacchini: o si sale per quest’ultima, molto ripida; oppure si prosegue lungo via Barattini fino all’incrocio con via Circonvallazione. In entrambi i casi si raggiunge piazza Passerini e il piccolo parco attrezzato, sorto sul vecchio oratorio cimiteriale.
L’ampio piazzale dedicato all’illustre, seicentesco teologo Pier Maria, è il risultato di un riempimento postbellico. Attraversata la piazza, s’imbocca Corso Libertà realizzato nella seconda metà del 1800.
Sulla sinistra, sotto strada, si può sostare di fronte alla ottocentesca Fontana degli Amori: punto dei primi incontri sentimentali.
Le Volte: ingresso est
Via Cavalcabò > Via Tanelle > Via Poggetto > Le Volte > Via del Forno > Piazza Albinelli
Tempo di percorrenza 50m
Lunghezza 700m
Difficoltà Facile
La località Le Volte è così definita per l'ampio passaggio sotto un "vòlto", ricavato al piano terra di modeste abitazioni contigue, alla confluenza di alcuni vicoli che seguono direzioni diverse.
Caratteristico e suggestivo è il cortile interno, sul quale si affacciavano laboratori artigianali di sartoria e falegnameria e qualche ricovero per animali da soma.
Il percorso
Scendendo per via Cavalcabò abbiamo sulla sinistra la Fontana del Forno, ottocentesca, simbolo storico del paese. All’altezza della Chiesa parrocchiale di S. Nicolò, ci volgiamo un attimo indietro per osservare la torre campanaria e dell’orologio.
Si prosegue fino all’incrocio con via Tanelle e si costeggia il Parco giochi: oasi di tranquillità, divertimento e ristoro culinario.
Si prosegue lungo la stessa via, in piano, fino alla fontanella delle Tanelle e fino all’incrocio con via Poggetto, dove s’imbocca la strada, a sinistra, che conduce alle Volte, antico ingresso orientale al paese.
Dopo essersi affacciati alla suggestiva e coloratissima piazzetta, ritorniamo su via Poggetto e saliamo fino a via del Forno.
Si possono notare lungo tutto il percorso le caratteristiche abitazioni di uno dei borghi più antichi del paese.
Dopo pochi passi, sulla sinistra, sistemato come architrave di un’abitazione civile, si segnala la presenza di uno stemma lavorato su pietra, proveniente dal Castello e noto come L’impresa del Diamante. Questa via, pavimentata in sasso secondo l’uso antico, prende nome dal forno esistente fino ad un secolo e mezzo fa. Prima di entrare nella piazza Albinelli, si noti sulla sinistra il panorama sulla catena montuosa del Corno alle Scale.
All’ingresso della piazza, sulla sinistra, notiamo una targa commemorativa del soprano sestolese Teresina Burchi.
Via delle Ville
Corso Libertà > Piazza Passerini > Via delle Ville > Via Passerino La Guidellina > Corso Umberto I
Tempo di percorrenza 1h 30m
Lunghezza 2300m
Difficoltà Facile
Le ville rappresentano la documentazione più concreta dell’inizio dell’evoluzione economica che ha interessato gli abitanti di Sestola all’inizio del 1900. Evoluzione e trasformazione dovuta non all’intervento diretto dei paesani, ma grazie alle prime costruzioni ad opera dei “sgnur”, i "signori" provenienti dalla città.
Costruite come residenze estive nella zona panoramica a monte del vecchio paese, le ville incrementarono l'attività degli scalpellini e della manovalanza locale, specializzandone la professionalità. L'evoluzione del turismo d'élite a turismo di massa ha comportato la trasformazione di alcune ville storiche in strutture alberghiere per l'accoglienza qualificata dei nuovi ospiti.
Il percorso
Imboccato Corso Libertà fino all'estremità di Piazza Passerini, ci immettiamo in via delle Ville (già via Roma, inaugurata nei primi anni Venti). Di seguito, sempre sulla destra, incontriamo: Villa Diena (1915), Villa Rizzi, Villa Emma, Villa Viola e/o Tesini (1907). Procedendo oltre Perocotto (incrocio con via Cimone) segnaliamo sulla sinistra la Base dell'Aeronautica Militare, la parte posteriore del Cinema Teatro Belvederee Villa Borsari (attuale Grande Albergo S. Marco); sulla destra: Ville Majani, Bianchini, Bentivoglio, Burchi, Fantini, Fuori. Superato il grattacielo, sulla curva e all'incrocio con via Passerino, la villa Contri (oggi Hotel Miramonti).
Scendiamo verso la zona della Guidellina, incrociando Corso Umberto I (strada carrozzabile aperta negli anni Dieci), che imbocchiamo a sinistra verso il centro del paese. Segnaliamo che a valle sono presenti le strutture scolastiche, le piscine comunali una pista polivalente.
Lungo Corso Umberto I notiamo: villa Allegretti sulla curva a sinistra e, sotto strada a destra, villa Corradi (ora Hotel Nuovo Parco); sopra strada la scalinata che conduce al Cinema.
Per approfondire la storia delle ville vi consigliamo la lettura di questo articolo degli amici di Intorno al Monte Cimone!